Con pochi semplici gesti e accortezze è possibile respirare aria pulita anche in casa, un luogo in cui oggi si tende a trascorrere sempre più tempo anche per lavoro e che deve quindi offrire ambienti sani e ben arieggiati.
Ci sono molteplici fattori che concorrono a determinare la qualità dell’aria domestica. Tra le mura di casa si annidano infatti polveri, acari, pollini, spore, peli di animali e altri elementi che, per quanto si possa porre attenzione alla pulizia, spesso sono difficili da eliminare e possono contribuire all’insorgenza di allergie, asma e bronchiti nei soggetti più a rischio.
Tuttavia, non è tutta colpa degli allergeni. A volte, infatti, le stesse faccende di casa possono essere causa di inquinamento dell’aria domestica: basti pensare, per esempio, all’utilizzo di solventi chimici per la pulizia o a deodoranti e spray con all’interno sostanze organiche volatili, impiegati nell’igiene personale o come profumatori per ambienti. Senza contare poi i fumi e i vapori derivanti dalla cottura dei cibi che causano cattivi odori e umidità.
È chiaro quindi che l’inquinamento dell’aria domestica sia uno dei principali fattori di rischio per la salute. Il ricambio dell’aria, però, a volte può non bastare e per questo è bene seguire alcuni semplici consigli per migliorare la qualità dell’aria negli spazi chiusi.
Semplice ma efficace, è il consiglio di aprire le finestre e di arieggiare gli ambienti il più possibile. La raccomandazione è quella di favorire il ricambio d’aria almeno una volta al giorno per circa 20 minuti, anche in inverno. È preferibile farlo durante le ore pomeridiane poiché i livelli di particolato nell’aria sono solitamente inferiori a quelli del mattino. Oltre ad aprire le finestre con regolarità, è bene ricordarsi di arieggiare l’ambiente domestico dopo aver cucinato, così come in seguito allo svolgimento di attività quotidiane come la pulizia o la stiratura o dopo l’utilizzo di sostanze tossiche come vernici o colle specifiche.
Allo scopo di favorire spesso il ricambio d’aria, i modelli di finestre e porte finestre scorrevoli possono risultare molto utili. Questa tipologia di infissi, infatti, è discreta ed elegante e, inoltre, possiede il grande vantaggio della totale assenza di ingombro anche se aperta. Le finestre a battente sono sicuramente il modello più diffuso e conosciuto, ma ripensando gli spazi in chiave più pratica e moderna, lo scorrevole risulta subito una scelta vincente.
Grazie alla tecnologia e all’esperienza di Deceuninck, è possibile contare su due modelli che uniscono estetica e funzionalità. L’alzante scorrevole HS76 è un modello di porta finestra scorrevole realizzato in PVC che vanta una spiccata eleganza e ottime caratteristiche tecniche che favoriscono il risparmio energetico. Inoltre, si tratta di una tipologia di infisso caratterizzata da grandi vetrate altamente resistenti e una soglia ribassata perfetta per eliminare ogni barriera architettonica. Anche il sistema scorrevole più snello sul mercato è firmato Deceuninck ed è iSlide#neo. Si tratta di una finestra dal design minimalista che unisce il PVC alla ThermoFibra, un materiale di ultima generazione che prevede l’inserimento di fasci di fibra di vetro all’interno dei profili in PVC, rendendoli più sottili e leggeri.
Scegliendo tra questi modelli scorrevoli, lo spazio a disposizione per vivere l’ambiente della propria casa sembrerà raddoppiato e aprire le finestre per arieggiare l’ambiente non sarà più un problema, grazie all’eliminazione dell’ingombro dell’anta battente.
Tappeti, cuscini, divani, tende, materassi e complementi d’arredo in tessuto sono vere calamite per gli acari e le polveri sottili, che qui si annidano con grande facilità tra le fibre. Per questo è importante dedicare regolarmente del tempo alla loro pulizia e igienizzazione, attraverso un aspirapolvere dotato di filtro per le micropolveri, oppure utilizzando un pulitore a vapore che svolge anche un’azione antisettica. Potrai così goderti attimi di relax in salotto e in camera da letto, senza paura di respirare aria inquinata.
Anche quando ci si dedica alla pulizia bisogna stare attenti ai prodotti che si utilizzano, per non rischiare di ottenere l’effetto contrario, peggiorando ulteriormente la qualità dell’aria domestica. È bene infatti ricorrere a prodotti naturali e atossici come, per esempio, l’olio d’oliva, il succo di limone, l’aceto e il bicarbonato che possono essere impiegati rispettivamente per lucidare, sgrassare, combattere le muffe ed eliminare gli odori. Quando invece si devono svolgere attività di manutenzione, come l’imbiancatura delle pareti, è consigliabile scegliere vernici ecosostenibili e biocompatibili che, al loro interno, contengono ingredienti vegetali e sono prive di additivi. Gli appassionati di bricolage, infine, dovranno stare attenti a non utilizzare solventi o resine nocivi che potrebbero rilasciare sostanze volatili nell’aria.
Un altro segreto per migliorare la qualità dell’aria domestica è ricordarsi di purificarla attraverso metodi naturali o sistemi meccanici. Perché non decorare l’ambiente arricchendolo di qualche bella pianta, optando per quelle dotate di straordinarie proprietà anti umidità e assorbi-gas? Aggiungi un tocco verde ai tuoi spazi interni e favorisci la purificazione dell’aria scegliendo tra felci, filodendri, bambù, gerbere e azalee, tutte piante che permettono di unire il piacere d’arredare al benessere psicofisico, respirando aria più pulita. Per chi preferisce affidarsi alla tecnologia, il mercato offre un’ampia gamma di purificatori d’aria, dotati di filtri di ultima generazione che aspirano l’aria domestica e la rilasciano priva di agenti nocivi e di allergeni. Infine, è possibile prendere in considerazione anche un sistema di ventilazione meccanica controllata che svolge un continuo ricambio d’aria in casa, filtrando l’aria in entrata ed eliminando ogni sostanza dannosa. L’unica accortezza richiesta con questi sistemi di purificazione è la pulizia dei filtri che, altrimenti, col tempo diminuirebbero la loro efficacia.
Il ristagno di vapori e fumi all’interno dell’ambiente domestico può essere davvero nocivo. È il caso, per esempio, di stufe e caminetti privi di un sistema di ricambio d’aria con l’esterno che, una volta in funzione, rischiano di rilasciare un’eccessiva quantità di monossido di carbonio all’interno dell’abitazione, un gas che in elevate quantità può rivelarsi persino fatale. Lo stesso vale per il fumo di sigaretta: se è vero infatti che è sempre sconsigliabile fumare in qualsiasi contesto, farlo abitualmente tra le mura domestiche rappresenta un rischio ancor più alto anche per chi sta intorno, soprattutto in presenza di bambini e donne in stato in gravidanza. Se proprio non è possibile farne a meno, il minimo è ricordarsi di arieggiare spesso l’ambiente aprendo le finestre e di cambiare spesso i filtri di alcuni dispositivi come cappe e condizionatori. Infine, per le stesse ragioni è meglio evitare anche l’utilizzo di incensi o candele per profumare l’ambiente che potrebbero irritare le prime vie respiratorie e diffondere nell’aria sostanze sgradite.