A differenza di come avveniva nel Rinascimento, periodo durante il quale gli ordini architettonici sottolineavano il ritmo verticale degli edifici, col Barocco la finestra all’interno della facciata non è più elemento isolato, ma integrato all’interno di essa.
Tali elementi, diciamo così, di collegamento, una volta abbandonata in buona parte la decorazione con gli ordini architettonici, ebbero nelle finestre l’elemento principale che ne segnò il ritmo con notevole senso d’arte.
Come nel Rinascimento anche nel Barocco la finestra prosegue nelle sue sembianze rettangolari cui si alternano però le forme quadrata, tonda e ovale. Pur senza mutare radicalmente nella struttura e nell’inserimento delle murature, che comunque rimangono portanti, le dimensioni delle aperture sono tuttavia limitate dai rapporti pieni-vuoti, imposti dalla consistenza dei maschi murari. Che sia rettangolare, quadrata, ad arco tondo o depresso, la finestra offre la sua nuova bellezza attraverso soprattutto il movimento della decorazione.
Mentre nel Rinascimento le finestre erano sovrastate da frontoni orizzontali, triangolari o curvilinei, durante il periodo Barocco, e soprattutto nel periodo Rococò, detti modelli si sovrappongono, si compenetrano e si frammentano, prima di concludersi in un’organica sintesi unitaria.
In questo senso i frontoni offrono l’opportunità di darsi nelle più varie forme: talvolta spezzati o interrotti, retti o curvi, concavi o convessi, ondulati o raccordati. Talaltra disposti alla rovescia rispetto all’asse ma tutti comunque accoglienti composizioni di elementi figurativi, conchiglie, decorazioni. Nei casi più artistici abbiamo figure sedute o sdraiate, che rieccheggiano quelle michelangiolesche dei sepolcri medicei. Altrove gli elementi decorativi muovono dai frontoni mostrando ricchi panneggiamenti svolazzanti. In questo modo, arricchendosi di decorazioni, si incurvano assumendo le forme tipiche a volute dell’architettura barocca. La finestra barocca ha quindi uno stile ricco: molti elementi decorativi, spesso preceduta da una balaustra, sovrastata in alto da un frontone spezzato o mistilineo (con parti diritte, curve e angolate connesse insieme). A tali complicazioni stilistiche, si associa una decorazione contorta, fantasiosa e sovrabbondante. Dunque è proprio nel Barocco che la progettazione si arricchisce di elementi intellettuali che esaltano la funzione del disegno puro.
Nata nel Rinascimento ma ancora poco sviluppata, la tecnologia del serramento in legno comincia a diffondersi. Tra le tipologie di finestra a serramento in legno che subito trovarono applicazione c’è quella ad anta singola. Tuttavia, grazie al miglioramento delle tecniche gli artigiani riescono ben presto a produrre finestre a due ante fino ad arrivare alla versione a due ante piegate verticalmente nel mezzo (persiana genovese). Circa un secolo più tardi, cominceranno ad essere applicati i primi serramenti in legno, di solito in legno di rovere, teak, platano, acero, anche fuori dell’ltalia. Mentre in Inghilterra si diffondono le finestre a scorrimento verticale, le cosiddette “a saliscendi”, o meglio denominate “finestre all’inglese”, in quanto fatte con telaietti intermedi. La ferramenta rimane in ferro battuto ma si arricchisce di decorazioni e trafori.
Mentre il gocciolatoio, montato sulla parte inferiore del profilo della finestra, impedisce l’infiltrazione dell’acqua; i telai intermedi collegano le lastrine di vetro nel pannello finestrato al posto dei fili di piombo usati in precedenza e creano delle cornici che fissano il vetro al telaio principale dell’anta. Questi telai, pur presentando ancora una scarsa durata in caso di esposizione all’umidita e alla pioggia o all’irraggiamento solare, presentano profili articolati e complessi, con una buona tenuta.
In questo modo rimangono destinate a quelle poche persone che possono permettersene l’acquisto, mentre le altre ricorrono alla chiusura delle finestre utilizzando le più economiche ante di legno.
Situato in quella fase della storia dell’architettura europea, preceduta dal Rinascimento e dal Manierismo, il Barocco, il cui nome deriva dall’oreficeria, si pone come un movimento completamente svincolato dal passato. La sua novità assoluta si riflette nell’indipendenza dagli schemi classici della progettazione che avevano vincolato la produzione edilizia prima di allora.
Quello stesso “movimento” che si esprime attraverso l’idea di un edificio completamente decorato da volute e temi tratti dalla natura così come di una finestra “ricca” e “presuntuosa”. Decorazioni e particolari di un edificio in cui ogni elemento e componente (comprese le finestre) è legato agli altri da uno stesso filone e da una stessa energia che rende manifesto il loro indiscusso valore stilistico.