Il film “Secret Window”, diretto dal regista David Koepp nel 2003, è l’adattamento cinematografico del secondo (“Finestra segreta, giardino segreto”) dei quattro racconti lunghi che compongono l’antologia intitolata “Quattro dopo mezzanotte” del grande scrittore americano Stephen King. Nel 2004 questa pellicola cinematografica ottiene la nomination come miglior thriller al Teen Choice Award; mentre nel 2005 la nomination al miglior attore protagonista al Fangoria Chainsaw Awards e al miglior attore non protagonista al Saturn Award.
Lo scrittore sta infatti attraversando un periodo buio della sua vita sia dal punto di vista creativo, sia dal punto di vista sentimentale, poiché si appresta a divorziare legalmente dalla moglie Amy. Questo suo stato di inettitudine, unito allo sconforto dell’abbandono da parte della moglie, che vive nella sua casa con il suo attuale compagno Ted, lo porta ad essere vittima, come spesso accade, del cosiddetto “blocco dello scrittore”. Rainey è infatti un uomo alla deriva, un genio confuso e codardo, trasandato dall’andamento dei fatti, quotidianamente accasciato sul suo divano dove praticamente passa il suo tempo marcendo tra patatine fritte e indossando sempre una vestaglia a righe verdi, grigie e nere. Rifugiatosi, come un eremita in una placida capanna sui monti fuori dal mondo, questo scrittore vive in una profonda depressione trascorrendo gran parte della giornata a dormire e, per il resto del tempo dedicandosi alla scrittura di un nuovo romanzo alla vana ricerca dell’ispirazione.
Shooter, rivendicando la legittimità del racconto in questione inizia a minacciare Rainey affinché lui stesso ne riconosca la paternità dovuta. Dopo aver confrontato le due versioni del racconto, la sua con quella di Shooter, Rainey si rende conto di quanto siano identici ad eccezione del finale. La notte seguente Rainey trova un biglietto lasciatogli da Shooter che lo esorta in tre giorni a trovare la prova che sia stato lui ad averlo pubblicato per primo. Da qui un susseguirsi di eventi tragici e misteriosi caratterizzano l’esistenza di Rainey: dapprima il suo cane morto con un cacciavite al collo, l’iniziale recalcitranza della polizia, l’incendio nella sua vecchia casa dove vive la moglie che invano tenta di farsi firmare da lui le carte del divorzio. Infatti, lo scrittore, non sentendosi al sicuro, dopo aver informato l’incompetente sceriffo, si precipita dal suo amico detective privato. Ma le cose si complicano perché le prove sono a casa di sua moglie Amy, che viene appunto bruciata. In quell’occasione Ted insiste e minaccia Rainey per ottenere la firma del divorzio. A quel punto Shooter, non avendo le prove in mano, chiede a Rainey di riscrivere il racconto, ma questa volta senza cambiare il suo finale e stampandolo con il suo nome. E per questo è disposto a tutto, anche a uccidere. Successivamente, su invito dell’investigatore privato Ken Karsch, Rainey si reca vicino ad una scogliera dove trova l’uomo insieme ad un amico, un certo Tom Greeleaf, morti in un camion. In preda al panico decide poi di nascondere i cadaveri nel mare. Rientrato nella sua casa lo scrittore trova il cappello di Shooter e lo indossa conferendo poi con un suo sosia che gli confessa che Shooter è frutto della sua stessa immaginazione. Constatando d’aver lui stesso compiuto i vari delitti (del cane e dei due uomini nel camion) e di aver bruciato la sua ex abitazione, ascolta il suo doppio che lo esorta a costituirsi prima che Shooter prenda di nuovo il sopravvento su di lui.
Ma quando poi Amy, seguita da Ted, torna da Rainey a fargli firmare i documenti, viene uccisa insieme al compagno dal marito in preda alla follia. Un giorno lo sceriffo Newsome informa Rainey che, nonostante non abbiano ancora prove per accusarlo, è considerato il primo sospettato della scomparsa di Amy e Ted. Lo scrittore impassibile e tranquillamente seduto alla scrivania, gli dice: L’unica cosa che conta è il finale. È la parte più importante di una storia, il finale. E questo è ottimo! È perfetto! E infatti il finale, proprio come nella versione del racconto di Shooter, lascia intravedere da una finestra segreta, un giardino segreto coperto da campi di granoturco dove sono sepolti i cadaveri di Ted e Amy.
Attraverso questa trasposizione cinematografica del racconto di Stephen King, il regista David Koepp si diverte a mostrare sul grande schermo le vicende di Mort Rainey, uno scrittore in crisi, che si ritrova a distanza di tempo ad essere accusato di plagio da un uomo sconosciuto: un uomo che sostiene di essere l’autore originale del romanzo scritto in passato da Rainey.
Un mistery dai risvolti noir che vede uno scrittore alle prese con fantasmi che scaturiscono dal proprio lavoro, dall’ossessione per esso, dalla conseguente mancanza di una vita vera e ancor di più dal rapporto conflittuale con la propria creatività. Un uomo in crisi, in preda a quella parte di sé che non è più in grado di creare e che per avere un’ispirazione è costretta ad aprire una finestra segreta che da su un giardino segreto.